lunedì 8 marzo 2010

CORE SBLOCCATI E CHIPSET AMD SERIE 800

La scorsa settimana AMD ha ufficialmente presentato il primo chipset della nuova famiglia 800, modello AMD 890GX. A questa soluzione andranno ad aggiungersi anche altri chipset, attesi al debutto entro la fine del mese di Aprile e già esposti dai vari produttori di schede madri taiwanesi in occasione del CeBit di Hannover.

Assieme ai nuovi chipset AMD ha introdotto una nuova generazione di south bridge. In particolare ci riferiamo ai modelli SB850 e SB810, destinati a prendere il posto delle soluzioni SB750 e SB710 attualmente utilizzate per le schede madri Socket AM2+ e Socket AM3 basate su chipset della serie AMD 700.

In questi nuovi south bridge AMD ha scelto di disabilitare l'accesso, da parte dell'utente, alla tecnologia ACC, implementata nei south bridge della serie 700. Il suo compito era quello di incrementare i margini di overclock delle cpu Phenom II e Athlon II rispetto a quanto ottenibile con schede madri basate sulla precedente generazione di south bridge..

I produttori di schede madri si sono accorti che l'abilitazione da bios di questa funzionalità permetteva, con processori AMD dotati di core disabilitati di default, di riattivare i core presenti rendendoli accessibili all'utente, ovviamente a condizione che il core disabilitato non presentasse dei difetti di fabbricazione ma fosse stato disabilitato per politiche di segmentazione di prodotto di AMD.

I processori AMD Phenom II X3 e quelli Phenom II X2 sono basati su un die quad core, con rispettivamente uno o due core disabilitati: sbloccandoli da bios un utente può, con un po' di fortuna, ottenere un processore quad core acquistandone uno che viene commercializzato con architettura dual o triple core. Stesso approccio vale per le cpu Athlon II X3, mentre quelle Athlon II X2 sono basate su un die specifico e quindi integrano solo i due core messi a disposizione.

ASUS e ASRock sono gli unici due produttori di schede madri che, quantomeno al momento attuale, hanno trovato il modo di riabilitare i core di questi processori anche su proprie proposte basate su chipset della serie AMD 800. In entrambi i casi questo risultato è stato ottenuto implementando sulla scheda madre una piccola circuiteria di gestione, specificamente studiata per sbloccare i core disabilitati. E' presumibile che anche altri produttori di schede madri seguiranno questo approccio, non appena ne verrà capita la corretta implementazione.

Tutto questo con buona pace di AMD, che di certo non è contenta di vendere un processore dual o triple core ai propri clienti vedendo questo trasformarsi in una soluzione quad core, benché non ufficialmente supportata. D'altro canto il buon successo delle cpu Phenom II e Athlon II tra il pubblico degli utenti più appassionati è in parte dovuto anche alla possibilità, con un po' di fortuna, di sbloccare i core disabilitati.

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