venerdì 20 novembre 2009

COME SCEGLIERE LA CPU ADATTA ALLE NOSTRE ESIGENZE

Il microprocessore è un elemento determinante nell'acquisto o nella configurazione di un computer. Sul mercato si trovano moltissime CPU prodotte sia da Intel che da AMD, ciascuna appartenente ad una propria fascia, che puo' essere bassa, media oppure alta. La fascia di appartenenza di un microprocessore determina sicuramente le prestazioni, per cui se si utilizza il PC solo per navigare in rete o per mandare la posta elettronica, una CPU di fascia bassa è più che sufficiente; al contrario, se si utilizza il computer per giocare ai videogiochi più attuali o per lavorare con i software più esigenti di potenza di calcolo, è consigliabile orientarsi verso i microprocessori di fascia più elevata.
Per quanto riguarda il prezzo, i modelli di processori più recenti e costruiti secondo architetture tecnologiche più moderne, sono quelli più costosi e, per poter essere adoperati, è necessario un contesto hardware all'avangurdia.
Ecco perchè esiste la grande differenza di prezzo tra i PC comunque potenti, ma che usano processori sul mercato già da qualche mese, e macchine poco più veloci ma equipaggiate da CPU di ultimissima generazione.
Ogni processore ha un proprio ciclo di vita che si ripercuote anche sul prezzo: ad esempio si puo' notare che una CPU potente di ultima generazione viene venduta a 1000 euro, dopo tre mesi ne vale 800 e dopo ancora sei mesi si compra a circa 600. Cio' significa che se in questo momento vi serve un particolare livello di prestazioni, probabilmente dopo una manciata di mesi si puo' ottenere con una spesa decisamente più bassa.

Un criterio fondamentale nella scelta del processore non è solo capire qual è la potenza di calcolo che ci serve, ma anche saper scegliere l'architettura più idonea: esistono infatti CPU dotate di stessa potenza di calcolo ma caratterizzate da un'architettura differente le quali, forniscono prestazioni diverse.
Un altro fattore da considerare, è il contesto tecnologico in cui va collocato il microprocessore: ogni processore richiede schede madri specifiche per poter dare il massimo e quindi, la scelta della CPU determina anche la scelta della motherboard.

AMD e Intel

Intel e AMD sono in continua lotta tra loro, nella corsa al microprocessore più veloce, più potente e all'architettura migliore.

Il duello dura da molti anni e in questo momento volge a favore di Intel grazie al successo dell'architettura a 45 nanometri dei propri microprocessori; questa cifra indica le dimensioni dei circuiti all'interno del microprocessore: inferiore è la distanza, più spazio si ottiene e quindi maggiori transistor possono essere installati incrementando la potenza di calcolo. Non solo, oltre ad aumentare i transistor o la memoria cache, l'architettura a 45 nanometri determina anche un consumo inferiore del chip, il quale, integrando circuiti meno estesi, scalda di meno ed è più veloce.
AMD è appena passata alla geometria a 45 nanometri , ma in compenso offre una gamma più vasta di processori grazie alla presenza di chip a uno, due, tre o quattro core a costi molto più vantaggiosi.
I processori che si trovano in commercio possono essere a 32 bit o a 64 bit, i primi PC IBM compatibili utilizzavano CPU ad 8 bit. Il vantaggio dei processori a 64 bit sta nella capacità di poter processare più dati contemporaneamente; di fatto i chip a 64 bit vengono installati nei computer server per elaborare e gestire enormi database. Nel settore dei computer normali, i 64 bit costituiscono più uno specchietto per le allodole che un reale incremento di potenza.
Attualmente, è' consigliabile orientarsi alla tecnologia a 64 bit solo se si pensa di utilizare più di 4 GB di RAM purché si disponga di un sistema operativo che operi anch'esso a 64 bit.

Un'altra parola importante appartenente al mondo dei processori è "core". Fino a qualche anno fa, il miglioramento delle prestazioni era ottenuto incrementando la frequenza di lavoro del processore. Ultimamente i costruttori hanno individuato nel "multi processore" il modo migliore per costruire CPU sempre più prestanti.
CPU multi core significa che in un unico involucro, vengono racchiuse due o più unità centrali di elaborazione complete.
E' bene specificare però, che la potenza di elaborazione delle CPU multi core non è pari a quella che si otterrebbe sommando i core singolarmente.
Inoltre affinché una CPU multicore venga sfruttata al 100%, il software deve essere di tipo "multithread". I programmi a "singolo thread" riescono ad utilizzare solo un singolo core, lasciando le altre unità inutilizzate.

CPU PER NOTEBOOK


Così come accade per i desktop, anche il settore dei computer portatili è caratterizzato da una vasta gamma di prodotti.
Esistono processori a basso consumo dedicati ai netbook, come l'intel Celeron o il più recente Atom, e processori per notebook che riescono a trasformare il notebook in un desktop replacement come nel caso dell'Intel QX9300 appartenente alla classe Extreme. Nel settore dei notebook, Intel offre prodotti ad uno, due e quattro core basati sull'a recente architettura Centrino 2 Core 2 Duo a 64 bit.

AMD riesce a competere solo con i processori Intel di fascia intermedia proponendo tre linee di prodotti: i microprocessori Sempron Mobile a 32 bit e singolo core, gli Athlon X2 a 64 bit ed i nuovi Turion 64 X2 a 64 bit dual core di concezione più recente.
Se nella fascia alta Intel è imbattibile, nella fascia intermedia AMD propone alternative interessanti soprattutto per quanto riguarda il prezzo.

Con questo vogliamo soltanto dare delle indicazioni che ognuno di voi valuterà per la scelta della CPU più adatta.

lunedì 9 novembre 2009

NUOVA GRAFICA PER NEONISI , IL PRIMO BUSINESS PLACE ITALIANO

Eccoci oggi per presentare la nuova veste grafica di Neonisi , il primo sito di business place presente in Italia , nel quale non solo è possibile vendere ed acquistare come un normale sito di aste online , ma anche guadagnare grazie al suo innovativo sistema di affiliazione ( già riassunto in un post precedente ) .

Quasi cinque mesi sono passati dal fatidico 14 giugno 2009 , giorno della messa on line di Neonisi , ed in questo tempo abbiamo avuto il piacere di constatare come il numero degli affiliati e degli iscritti sia notevolmente aumentato , contribuento in tal modo alla crescita continua del sito e quindi alla sua più massiccia diffusione.

Ovviamente i tempi erano maturi per un restyling del sito , senza tuttavia sconvolgere la struttura iniziale , ed ecco che troviamo una home page molto intuitiva e pratica , condita con colori pastello molto rilassanti all'occhio , e con 3 grandi icone che danno subito l'idea ed il concetto del business place .

A lato troviamo 4 grandi frecce che ci portano direttamente ai settori principali del sito , seguendo percorsi molto intuitivi anche per chi scopre questo sito per la prima volta e che lo rendono unico finora nel suo genere.

Scorrendo sotto si notano gli altri settori interessanti , ovvero la possibilita di interagire con i più diffusi social-network , le possibilità dell'affiliazione , la novità unica del dropship totalmente sincronizzato , e l'impotantissima community dove gli utenti possono scambiarsi opinioni , consigli ed anche critiche se serve.

Ovvio che anche all'interno delle pagine dei singoli negozi ed inserzioni la grafica segue il medesimo stile , sempre , molto intuitivo e facile da navigare.

Certamente passi in avanti sono stati fatti anche se sicuramente i margini di miglioramento sono ancora ampi , ma non scordiamoci che è ancora un sito giovane e che deve farsi le ossa , per cui lo staff accetta ogni tipo di consiglio atto ad apportare miglioramenti .
Ma non voglio togliervi il gusto di scoprire da soli le innomerevoli novità e possibilità di Neonisi , e vi consiglio caldamente di andarlo a visitare e farmi sapere i vostri commenti.

Saluti da Fedequax

domenica 8 novembre 2009

E' USCITO WINDOWS 7 : LE NOVITA' DEL NUOVO SO DI REDMOND

Fa il suo debutto nei negozi il tanto atteso Windows 7, un sistema operativo che promette di incarnare ciò che Vista avrebbe dovuto essere fin dall'inizio, migliorando il predecessore in aree quali interfaccia utente, funzionalità, leggerezza e performance. Seven ha l'importante compito di aggiustare, affinare ed eventualmente eliminare tutto ciò che gli utenti non hanno apprezzato di Vista, e di spingere tutti quelli che sono ancora "aggrappati" a Windows XP ad aggiornare i propri PC.

Windows 7Microsoft è la prima a sostenere che Windows 7 non è un sistema operativo del tutto nuovo, ma un'evoluzione di Vista che tiene conto dei moltissimi feedback fin qui ricevuti dall'utenza internazionale. Un'evoluzione che porta tuttavia con sé decine di nuove API e molte migliorie, incluso il supporto nativo ai dispositivi touch screen, all'utilizzo delle GPU come unità di calcolo general purpose (GPGPU), alla virtualizzazione e ai dischi virtuali (VHD), ai sensori biometrici, ai ricevitori GPS ecc. Windows 7 dovrebbe migliorare poi le tecnologie di riconoscimento della voce e della scrittura, ridurre significativamente i tempi di avvio, fornire agli utenti una potente shell a caratteri (PowerShell 2, assente nelle edizioni Home), e rendere il sistema operativo ancora più modulare e configurabile.

Uno degli obiettivi del nuovo Windows è poi quello di sfoltire, almeno in parte, le applicazioni integrate nel sistema rimpiazzandole con le equiparabili versioni Live. In particolare, si parla di Windows Mail, Windows Photo Gallery e Windows Movie Maker: chi vuole utilizzarle può scaricarle gratuitamente da download.live.com (link incluso anche nel sistema operativo).

Se Windows Vista è stato considerato da molti utenti come una sorta di "strappo", un tentativo "maldestro" di innovare Windows senza tenere conto degli effetti collaterali, Seven è stato concepito da Microsoft come l'ago e il filo che ricuciranno tale strappo e renderanno il passaggio dal vecchio al nuovo meno incerto e traumatico. Rispetto a Vista, Windows 7 promette di essere più compatibile con le applicazioni del passato, meno esoso di risorse e più maturo, e questo anche grazie ad una serie di tool e servizi di contorno studiati per aiutare gli utenti a migrare verso il nuovo sistema operativo e a risolvere gli eventuali problemi di compatibilità rimasti insoluti.

È noto come uno dei maggiori problemi di Windows Vista, nel periodo di lancio, fu proprio l'incompatibilità con molte applicazioni e periferiche hardware. Questa volta BigM non intende ripetere l'esperienza passata. Sul fronte driver, ad esempio, Windows 7 porta con sé una novità piuttosto importante: un modello di installazione basato su XML che, secondo Microsoft, semplifica la progettazione e la manutenzione dei driver e in particolare il porting di quelli per Vista.

Sempre in tema di retrocompatibilità uno dei tool più importanti, soprattutto in ambito aziendale, è l'XP Mode, una macchina virtuale Virtual PC preconfigurata per far girare un'immagine preattivata di XP all'interno di Windows 7. Grazie all'XP mode, scaricabile gratuitamente come componente extra da qui insieme a Virtual PC, è possibile lanciare un'istanza virtualizzata di Windows XP in pochi secondi e farvi girare tutte le applicazioni non più compatibili con Seven: questo a patto di possedere una CPU che supporti le tecnologie AMD-V o Intel VT e un'edizione di W7 diversa dalle Home.

Va però detto che la migrazione da una precedente versione di Windows rimane un'operazione piuttosto lunga, complessa e delicata, che non sempre porta ai risultati sperati. Molti esperti consigliano agli utenti meno tecnici di non tentare l'aggiornamento di una installazione di Windows XP, specie se questa è piuttosto datata e zeppa di applicazioni e personalizzazioni. Lo stesso discorso, secondo la mia esperienza, può essere applicato anche a Vista: provando ad aggiornare una vecchia installazione di Vista, dopo quasi cinque ore l'installer di Windows 7 ha dato forfait e mi ha segnalato l'impossibilità di aggiornare il sistema: questo nonostante il tool Windows Upgrade Advisor mi avesse sostanzialmente dato via libera. Devo però ammettere che il mio è un po' un caso limite: chi dispone di un'installazione di Vista "meno grassa" della mia non dovrebbe incorrere in particolari problemi. Prima di acquistare l'aggiornamento, però, è tassativo fare una scansione del sistema con Windows Upgrade Advisor per capire se ci sono driver o altri componenti che potrebbero intralciare la migrazione, oltre ad eventuali applicazioni non più compatibili.

Windows 7 è stato progettato fin dall'inizio per girare sui netbook e per meglio adeguarsi, rispetto a Vista, alle scarse risorse di calcolo e di memoria di tali sistemi. Va ricordato, a tal proposito, come la scarsa propensione di Vista a girare sui mini notebook abbia costretto BigM a mantenere in vita Windows XP Home, tagliandone sensibilmente il prezzo della licenza OEM per fronteggiare la concorrenza di Linux.

Visto il notevole successo riscosso dai netbook negli ultimi due anni, Seven è destinato a giocare anche in questo settore un ruolo cruciale nelle strategie di Microsoft. Tra le migliorie che rendono Windows 7 più adatto ai netbook e, più in generale, ai laptop, c'è la maggior velocità di avvio, sospensione, ripristino e riconnessione alle reti wireless. Microsoft afferma di aver velocizzato anche il riconoscimento e la prima configurazione delle periferiche USB, che ora sono pronte all'utilizzo in pochi secondi.

Ma la vera chiave di volta in questo ambito è data dalla maggior modularità dell'architettura di Windows 7, modularità che si estrinseca sia nelle ampliate possibilità di personalizzazione dei componenti da installare, sia nella capacità del sistema di tenere attivi solo i servizi realmente necessari: ad esempio, se il Bluetooth non è in uso il relativo servizio viene "spento". Ciò va soprattutto a beneficio della memoria libera, una risorsa particolarmente preziosa nei netbook.

Touch screenIl nuovo Windows introduce poi il supporto nativo ai display touch screen, una tecnologia che dai tablet PC si sta rapidamente diffondendo anche nel mondo dei netbook e dei nettop. In ambito consumer a beneficiarne sono soprattutto le interfacce media center, prima fra le quali quella integrata in Windows 7.

Un'altra tecnologia che con Seven potrebbe raggiungere la sua definitiva affermazione anche in ambito consumer è quella a 64 bit. Microsoft stima infatti che Windows 7 sarà il suo primo sistema operativo desktop le cui copie a 64 bit raggiungeranno, in termini di base installata, quelle a 32 bit.

Il kernel di Windows 7 ha beneficiato di diverse migliorie e ottimizzazioni rispetto a quello di Vista, ed è ora accreditato di supportare al meglio le CPU multicore e il multithreading. In alcuni test condotti da InfoWorld si evince che, in termini di performance pure, Windows 7 non offre nulla in più di quanto offriva Vista: ciò non toglie che, grazie soprattutto alle ottimizzazioni apportare all'architettura, il nuovo sistema operativo appaia più agile e reattivo rispetto al predecessore. Stando ancora a InfoWorld, un campo dove Windows 7 eccelle è quello del risparmio energetico: a parità di configurazione hardware, la nuova versione di Windows assorbe circa il 17 per cento di energia in meno rispetto a Vista SP2, un fattore che va a diretto beneficio dell'autonomia dei notebook.

Dal punto di vista dell'interfaccia, le novità più visibili di Windows 7 sono relative alla nuova barra dei task, un componente le cui funzionalità di base erano praticamente rimaste congelate dai tempi di Windows 95. Ora la taskbar combina la classica funzione di switching delle finestre con quella di accesso veloce ai programmi (che in XP e Vista era relegato alla barra Quick Launch): le icone delle applicazioni sono ora più grandi e "mobili", ovvero possono essere riposizionate a piacere (o bloccate selettivamente), e le anteprime delle finestre possono essere ingrandite a pieno schermo. Un pulsante localizzato all'estremità destra della barra, Aero Peek, permette poi di rendere tutte le finestre trasparenti per mostrare il desktop sottostante e gli eventuali gadget, e di cambiarne la disposizione a schermo (affiancate, sovrapposte ecc); la funzione Jump Lists consente invece di accedere con facilità alle informazioni e ai file più recenti attraverso un menù contestuale che i singoli sviluppatori possono personalizzare per la propria applicazione.

Dal punto di vista dell'interfaccia, le novità più visibili di Windows 7 sono relative alla nuova barra dei task, un componente le cui funzionalità di base erano praticamente rimaste congelate dai tempi di Windows 95. Ora la taskbar combina la classica funzione di switching delle finestre con quella di accesso veloce ai programmi (che in XP e Vista era relegato alla barra Quick Launch): le icone delle applicazioni sono ora più grandi e "mobili", ovvero possono essere riposizionate a piacere (o bloccate selettivamente), e le anteprime delle finestre possono essere ingrandite a pieno schermo. Un pulsante localizzato all'estremità destra della barra, Aero Peek, permette poi di rendere tutte le finestre trasparenti per mostrare il desktop sottostante e gli eventuali gadget, e di cambiarne la disposizione a schermo (affiancate, sovrapposte ecc); la funzione Jump Lists consente invece di accedere con facilità alle informazioni e ai file più recenti attraverso un menù contestuale che i singoli sviluppatori possono personalizzare per la propria applicazione.

Taskbar


Microsoft ha ulteriormente migliorato anche l'interfaccia grafica Aero, ora più ricca di effetti e funzionalità, e ha apportato qualche ritocco anche al menù Start. Sparisce invece la SideBar di Vista, di cui però vengono conservati i gadget, ossia le mini applicazioni che vi giravano (orologio, meteo, blocco note ecc.): a differenza di quanto accadeva in Vista, i gadget possono ora essere posizionati in qualunque parte dello schermo e ingranditi per mostrare maggiori informazioni.

Tra le altre novità di Windows 7 si segnalano poi l'utilizzo dell'interfaccia Ribbon di Office 2007 in WordPad e Paint, l'integrazione della shell a linea di comando Graphical Shell (che altro non è se non la già citata PowerShell 2.0), il supporto nativo ai documenti in formato XPS, la funzione HomeGroup per la condivisione di file e contenuti tra i PC della stessa rete domestica, un meccanismo User Account Control (UAC) meno invadente, Windows Media Player 12 e Internet Explorer 8, e diverse altre funzionalità dedicate soprattutto alle aziende. Tra queste c'è DirectAccess, che semplifica l'accesso sicuro alle applicazioni da remoto senza l'utilizzo di una VPN, Search Federated, che facilita la ricerca di dati e informazioni sulle risorse di rete e sui repository di SharePoint, e BitLocker To Go, che offre meccanismi di cifratura on the fly anche ai dispositivi di storage rimovibili.

Start menuI requisiti minimi per far girare Windows 7 prevedono un sistema con processore a 1 GHz, una quantità di memoria RAM pari a 1 GB per la versione a 32 bit e di 2 GB per la versione da 64 bit, 16 GB (32 bit) o 20 GB (64 bit) di spazio libero su hard disk, e una scheda grafica DirectX 9 con un driver che supporti la specifica WDDM 1.0 o superiore. Se si utilizza l'XP mode, Microsoft raccomanda l'uso di un sistema con almeno 2 GB di RAM e 15 GB in più di spazio disco.

Ecco invece i prezzi di tutte le edizioni retail di Windows 7 e delle relative versioni aggiornamento:
- Windows 7 Home Premium: 209 euro
- Windows 7 Home Premium Aggiornamento: 129 euro
- Windows 7 Professional: 329 euro
- Windows 7 Professional Aggiornamento: 299 euro
- Windows 7 Ultimate: 339 euro
- Windows 7 Ultimate Aggiornamento: 319 euro
- Windows Anytime Upgrade da Home Premium a Professional: 189 euro
- Windows Anytime Upgrade da Home Premium a Ultimate: 209 euro.

Tra versioni a 32 e a 64 bit del sistema operativo non c'è alcuna variazione di prezzo. Va anche ricordato come i PC con Vista acquistati a partire dallo scorso 26 giugno danno diritto all'upgrade gratuito ad una equivalente edizione di Windows 7: questo purché il produttore del computer aderisca al programma di Microsoft (la stragrande maggioranza lo fa).

mercoledì 4 novembre 2009

FINALMENTE:UBUNTU 9.10 KARMIC KOALA E' ARRIVATO !

Finalmente dopo diverso tempo in attesa la nuova versione di Ubuntu , la 9.10 nome in codice Karmic Koala è disponibile per il download con grande soddisfazione degli utenti linuxiani.
Di seguito i link per il download e per richiedere l'invio del CD ufficiale della Canonical :
Ora vediamo insieme le novità introdotte in quest’ultima versione di Ubuntu!

- Grafica

In ambito grafico, le novità più note sono sicuramente la nuova interfaccia del boot, molto più piacevole. Il Desktop è pulito come al solito, ma questa volta la navigazione tra le Directory e le varie cartelle è molto più fluida e semplice, grazie alle nuove icone e una leggera pulizia dei Menù. Un altra piccola innovazione è anche l’introduzione di nuovi sfondi di genere Naturale, abbandonando un po’ i soliti Astratti, che però sono sempre presenti. Non poco importanti sono i nuovi temi per Karmic Koala, in alternativa ai soliti colori. L’ultima versione di Gnome per Ubuntu 9.10 è la 2.28.1, ma presto verrà reso disponibile il nuovo Gnome 3.

- Programmi

Arriva un nuovo tool per la gestione dei programmi installati, Ubuntu Software Center, che sostituirà Synaptic, il gestore di installazioni presente in Ubuntu 9.04. Sarà piu semplice gestire le applicazioni, infatti il processo di installazione e quello di rimozione del programma funzionano in maniera analoga. Il Software Center ci mette a disposizione anche delle descrizioni del programma installato; la velocità di rimozione e installazione dei software è veloce come sempre. Il nuovo filesystem di Default per le nuove installazioni è Ext4.

Pidgin, il client di messaggistica instantanea predefinito di Ubuntu 9.04, è stato rimpiazzato da Empathy. Evolution è diventato il software predefinito per le Mail.


Ubuntu One

Una delle più grandi novità introdotte con Karmic Koala è Ubuntu One, un nuovo servizio che ci permette di condividere i nostri file con altri sistemi; possiamo definirla un’alternativa al servizio multipiattaforma DropBox, infatti One ci mette a disposizione ben 2 GB per l’archiviazione dei file. Volendo fare un Upgrade, possiamo pagare una certa somma di denaro e aumentare lo spazio per la condivisione dei file. Per usufruire del servizio dobbiamo registrarci all’apposito sito.

Come possiamo vedere, le novità principali sono state introdotte nell’ambiente grafico e in alcune funzioni dell’Amministrazione. Naturalmente gli sviluppatori stanno preparando nuove applicazioni per Ubuntu 9.10, compreso il Team Mozilla. Gli sviluppatori si sono anche concentrati sui tempi di Boot e ReBoot, per rendere ancora più veloce l’avvio di Ubuntu che, ricordiamo, ha dei tempi di Boot molto corti. Una delle novità più gradite dai nuovi utenti di Ubuntu 9.10 è sicuramente Ubuntu One, un’ottima soluzione per condividere file da un sistema all’altro.

Come visto le novita' introdotte sono notevoli , con le quali il sistema operativo di Canonical punta a diventare il sistema open souce user friendly piu' diffuso , se non lo è già.

martedì 3 novembre 2009

COME MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DEL VOSTRO PC

Possiamo tranquillamente affermare che i nostri personal computers sono paragonabili alle automobili, hanno bisogno di manutenzione preventiva per funzionare in modo efficiente ed evitare riparazioni.

Propongo oggi dei suggerimenti pratici che possono aiutare a migliorare l’ efficienza del computer e utilizzano strumenti disponibili sia in Windows XP che Vista e possono sia permettere al disco rigido di funzionare meglio sia di ottimizzare le prestazioni generali del PC.

A) Controllo degli errori.
Eseguire questa operazione settimanalmente.
Questo strumento controlla l’integrità dei file salvati poichè sul disco rigido possono esserci dei settori danneggiati che rallentano la funzionalità del disco rigido e a volte rendono difficile o addirittura impossibile la scrittura dei dati, come il salvataggio dei file.

1. Fai clic su Start, quindi su Risorse del computer.

2. Nella finestra Risorse del computer, fai clic col pulsante destro del mouse sul disco rigido nel quale vuoi effettuare la scansione, quindi fai clic su Proprietà.

3. Nella finestra di dialogo Proprietà, fai clic sulla scheda Strumenti.

4. Fai clic sul pulsante Esegui ScanDisk.

5. Nella finestra di dialogo Controllo disco, seleziona la casella Cerca i settori danneggiati e tenta il ripristino, quindi fai clic su Avvia.
Attenzione: seleziona la casella Correggi automaticamente gli errori del file system solo se pensi che il disco contenga settori danneggiati poichè l’operazione può durare anche ore.

6. Se vengono trovati settori danneggiati, scegli di correggerli.

B) Pulizia Disco
Eseguire questa operazione settimanalmente.
Questo strumento identifica i file che possono essere tranquillamente eliminati e permette di cancellarli tutti o in parte.

1. Fai clic su Start, quindi su Risorse del computer.

2. Nella finestra Risorse del computer, fai clic col pulsante destro del mouse sul disco rigido nel quale vuoi effettuare la pulizia, quindi fai clic su Proprietà.

3. Nella finestra di dialogo Proprietà, fai clic su Pulitura disco.

4. Pulitura disco calcola la quantità di spazio è possibile liberare sul disco rigido. Dopo la scansione, la finestra di dialogo Pulitura disco riporta un elenco dei file che è possibile rimuovere dal tuo computer. La scansione può richiedere un pò di tempo a seconda del numero di file non necessari che sono in giro sul tuo computer.

5. Personalmente seleziono tutte le caselle dei file che devono essere eliminati, quindi clic su OK.

6. Quando viene richiesto di confermare l’eliminazione dei file specificati, fai clic su Sì.

L’ operazione può richiedere diversi minuti, completato il processo la finestra di dialogo Pulitura disco si chiuderà, così il computer sarà pulito e funzionerà meglio.

C) Riordino dei dati.
Eseguire questa operazione mensilmente.
Quando i file sono frammentati, e quando uno di essi viene aperto, il computer deve eseguire una ricerca nel disco rigido per ricostruirlo. Tale operazione può richiedere diverso tempo.
L’Utilità di deframmentazione dischi è uno strumento di Windows che consolida sul disco rigido del computer i file e le cartelle frammentati, così ognuno di essi occupa un solo posto sul disco. Se i file sono conservati completi e senza frammentazione, la lettura e la scrittura sul disco risulteranno più veloci.

1. Fai clic su Start, quindi su Risorse del computer.

2. Nella finestra Risorse del computer, fai clic col pulsante destro del mouse sul disco rigido nel quale vuoi effettuare la pulizia, quindi fai clic su Proprietà.

3. Nella finestra di dialogo Proprietà, fai clic sulla scheda Strumenti.

4. Fai clic sul pulsante Esegui Defrag.

5. Nella finestra di dialogo Utilità di deframmentazione dischi, fai clic sul disco da deframmentare e clic sul pulsante Deframmenta. Una volta completata la deframmentazione, l’Utilità di deframmentazione dischi mostrerà i risultati.

D) Installare antivirus e antispyware
I più usati con costo zero sono AVG ed AVIRA , da tenere in considerazione anche AVAST.

Seguendo meticolosamente i consigli elencati ne trarrete sicuramente giovamento e noterete fin da subito miglioramenti nelle prestazioni del vostro Computer.

lunedì 2 novembre 2009

NUOVA CPU A 6 CORE PER AMD

AMD presenterà la sua prima CPU desktop a sei core, nome in codice Thuban, nel corso del secondo trimestre del 2010. A riportare l'indiscrezione è il sito taiwanese DigiTimes, il quale ha rivelato anche il periodo di rilascio di altri prossimi chip AMD.

Stando alle fonti, Thuban utilizzerà il preesistente socket AM3, sarà costruito con un processo produttivo a 45 nanometri, supporterà le memorie DDR3, sarà dotato di 6 MB di cache di terzo livello e di 512 KB di cache L2, e girerà ad una frequenza di 2,8 GHz. Thuban dovrebbe appartenere alla famiglia dei Phenom II (inaugurando quindi la serie X6) e conservare la compatibilità con tutte o quasi le scheda madri AM3 oggi sul mercato.

Thuban andrà a rivaleggiare con i processori Core i7 di Intel, e in modo particolare con il futuro chip desktop six-core Gulftown, atteso anch'esso nel secondo trimestre del prossimo anno.
Va notato come tra il lancio del primo processore six-core di AMD, Istanbul, e quello del primo processore six-core desktop, passerà all'incirca un anno. Il motivo di tanto ritardo, secondo gli osservatori, va cercato nella differente piattaforma utilizzata dai due chip: il "vecchio" Socket F con supporto alle memorie DDR2-800 per Istanbul e il più giovane Socket AM3 con supporto alle memorie DDR3 per Thuban. Questa sarà per altro la medesima che AMD utilizzerà nell'Opteron di prossima generazione, Lisbon.

Dalla roadmap non ufficiale di DigiTimes si apprende che entro la metà del prossimo anno AMD si prepara a mandare in pensione diversi modelli di Phenom II, tra i quali l'X4 910 (2,6GHz/95W) e l'X4 945 (3GHz/95W), le cui vendite cesseranno nel secondo trimestre. Nella prima parte del 2010 spariranno dal listino di AMD anche modelli di Phenom appartenenti alle serie X4 800, X3 700 e X2 500, e alcuni modelli di Athlon II delle serie X4 600 e X3 400.

Tra i nuovi nati vi saranno invece il Phenom X4 955 da 95 watt, atteso nel secondo trimestre del 2010, il Phenom II X2 555 da 80 watt, il quale dovrebbe debuttare entro la fine di quest'anno, e gli Athlon II X4 640 e X2 445, entrambi con TDP di 95 watt e debutto stimato per il secondo trimestre del 2010.

Di recente AMD ha anche tagliato il prezzo di alcune CPU desktop, tra le quali il Phenom II X4 965 (passato da 245 a 195 dollari), il Phenom II X4 955 (da 245 a 175 dollari), l'Athlon II X2 250 (da 87 a 69 dollari) e l'Athlon II X2 245 (da 66 a 64 dollari).

(si ringrazia la fonte Punto Informatico per la notizia fornita)

venerdì 18 settembre 2009

IL QUAD-CORE ECONOMICO DI AMD

Nati i primi processori Athlon quad-core.

Da tempo relegata nella fascia bassa del mercato, appena al di sopra di quella Sempron ma ben lontana da Phenom, la famiglia di processori Athlon ha beneficiato di un aggiornamento che la ricolloca al centro dell'offerta mainstream di AMD. A ridare lustro al brand Athlon è l'introduzione dei primi modelli quad-core, gli Athlon II X4 630 a 2,8 GHz e X4 620 a 2,6 GHz, basati sulla stessa microarchitettura K10 dei fratelli maggiori Phenom II.

Athlon II X4AMD definisce i nuovi Athlon II X4 serie 600 le CPU quad-core più economiche sul mercato: il modello 620 costa 99 dollari, ed è dunque il primo in assoluto a scendere sotto la barriera dei 100 dollari, mentre il modello 630 costa 122 dollari. Il produttore californiano sostiene che sommando il costo del suo chip quad-core di fascia più bassa a quello di una scheda madre MSI 785GTM si ottiene un totale di 170 dollari: una soluzione basata invece sul processore dual-core Core 2 Duo E7500 di Intel e sulla scheda madre Intel G41 costerebbe 20 dollari in più senza fornire paragonabili funzionalità video e RAID.

Attualmente in casa Intel il chip quad-core più economico è il Core 2 Quad Q8200 introdotto lo scorso giugno. Tale CPU ha un clock di 2,33 GHz, un front-side bus a 1333 MHz e una cache L2 di 4 MB.
I nuovi processori Athlon II X4 si collocano all'interno della Mainstream Desktop Platform di AMD, di cui fanno parte anche il chipset 785G e il processore grafico ATI Radeon HD 4200: un trio che, secondo l'azienda californiana, "offre un'esperienza ottimale relativamente alle visualizzazioni HD e all'utilizzo di Windows 7". Tale piattaforma supporta le librerie grafiche DirectX 10.1, la tecnologia GPGPU ATI Stream (che permette, tra le altre cose, di velocizzare il tempo di conversione dei video HD), le configurazioni RAID 0 e 1, e il supporto alla riproduzione dei film Blu-ray.

Come si è detto, i nuovi Athlon II X4 si basano sulla microarchitettura K10 a 45 nanometri, ma rispetto ai processori Phenom adottano un die più piccolo: questo per via del numero di transistor quasi dimezzato, avvenuto soprattutto a spese della memoria cache (i Phenom II montano 6 MB di cache L3, gli Athlon II X4 montano esclusivamente 2 MB di cache L2).

Le due nuove CPU mainstream di AMD condividono, oltre ai suddetti 2 MB di cache L2, una frequenza del bus HyperTransport di 4 GHz, il socket AM3 e un thermal design power (TDP) di 95 watt. Per confronto, i Phenom II X4 attualmente sul mercato operano a frequenze comprese fra 3 e 3,4 GHz, hanno un TDP di 95, 125 o 140 watt, e costano fra i 225 e i 245 dollari.

Un approfondimento tecnico sui nuovi Athlon II X4 è stato pubblicato qui da Dinox PC.

Stando alle indiscrezioni, entro la fine dell'anno AMD lancerà anche versioni di Athlon II a tre core destinati ai PC multimediali entry-level.

Nei giorni scorsi AMD ha anche presentato un aggiornamento alla sua piattaforma per i PC desktop aziendali, la Business Class Desktop 2009, che si rivolge espressamente a piccole e medie imprese (PMI), grandi aziende ed enti pubblici. Questa comprende i processori Phenom II e Athlon II a 45 nm, i chipset AMD 7-Series e i processori grafici ATI Radeon HD 4000 Series.

(tratto da un articolo di www.punto-informatico.it )

giovedì 3 settembre 2009

AMD MAGNY COURS: 12 CORES DA CORSA !

AMD presenterà all’inizio del prossimo anno i propri nuovi processori server Opteron Magny Cours, dotati di dodici distinti core di elaborazione e una cache L3 conseguentemente superiore.

La produzione di processori di questo tipo è figlia del passaggio al processo produttivo a 45 nm, che ha regalato ad AMD nuova linfa vitale, riuscendo a riacciuffare Intel in questo particolare ambito tecnologico.

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I processori Magny Cours utilizzeranno due distinti controller di memoria ciascuno dei quali operante su due canali, mentre la cache L3 dovrebbe essere doppia rispetto ai 6 Mbyte attualmente utilizzati sui modelli Opteron Shanghai. La politica di AMD prevede di utilizzare come base di partenza proprio due di questi ultimi modelli, collegandoli internamente tra di loro attraverso quattro connessioni HyperTransport.

I processori in questione avranno Tdp abbastanza simili a quelli attuali, anche se per raggiungere tale obiettivo utilizzeranno frequenze operative inferiori. Il consumo massimo dovrebbe essere di 105 watt per una Cpu a dodici core a 2,8 GHz, mentre i modelli da 2,6 e 2,4 GHz saranno accreditati di 75 e 55 watt. Tutti i dettagli saranno svelati da AMD solo al lancio ufficiale, previsto per i primi mesi del 2010.

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lunedì 31 agosto 2009

LA POLITICA SUICIDA DI EBAY (ITALIA)

Salve, quest'oggi vorrei approfondire per un attimo quella che è la politica commerciale di Ebay da qualche anno a questa parte.
Come tutti sapete Ebay rappresenta il più conosciuto market place , o semplicemente sito di compravendite ed aste online del mondo. Chi di voi , volendo fare un acquisto su internet , non si ha iniziato cercando su Ebay ? Anch'io qualche anno fa iniziai la mia attività su Ebay cominciando a comprare , dapprima quasi per gioco con oggetti personali , poi iniziando a vendere anche lì per divertimento, ma con il passare del tempo è diventata quasi la mia attività principale .
Certo erano altri tempi , le tariffe erano molto più basse di ora , e secondo me c'era anche un diverso rapporto fra venditori ed acquirenti , basato molto di più sulla fiducia reciproca di quanto non lo sia ora.
Sicuramente l'aumento indiscriminato delle tariffe portato avanti in questi ultimi tempi , con l'ultimo che si avrà nel prossimo settembre , ha tagliato le gambe a diversi venditori , anche di livello abbastanza alto , e di conseguenza ciò ha portato ad un innalzamento cospicuo dei prezzi di vendita , rendendo tutta la piattaforma a non avere più prezzi concorrenziali , e quindi con una perdita anche fra i compratori .
Ma la svolta epocale si è avuta lo scorso anno , togliendo la possibilità ai venditori di infliggere feedback negativo ai compratori ! Il sistema dei feedback è stato per anni il vero cavallo di battaglia di Ebay , in quanto aveva la capacità di valutare correttamente l'affidabilità del venditore ma anche dell'acquirente ; ora tutto questo sistema risulta secondo me del tutto falsato.
Da allora l'intero andamento della piattaforma è radicalmente cambiato , si vedono venditori in balia dei compratori che minacciano il feed negativo , altri venditori che per anni hanno svolto egregiamente il loro lavoro costretti ad avere account limitati o con poca visibilità , o addiritura costretti a chiuderlo a causa di acquirenti scorretti che postano il negativo solo per divertimento.
Venditori che per colpa di negativi immeritati si vedono costretti se vogliono continuare a vendere ad accettare Paypal come unico sistema di pagamento , ed anche qui ce ne sarebbe da discutere, con un ulteriore aggravio delle spese di commissione. La modifica del feedback ha anche fatto sì che un acquirente che paga con Paypal sia praticamente in una botte di ferro , in quanto oramai la transazione Paypal tutela solo e soltanto l'acquirente , che se non è una persona onesta ( credo comunque che la maggior parte degli utenti sia onesta) può solo creare grattacapi non indifferenti al povero venditore .
Ho avuto in prima persona un'esperienza negativa , nel mio account privato , dove un acquirente dopo soli 3 giorni dall'acquisto mette un feedback negativo senza neanche aver pagato ! A nulla sono valse le mie proteste , non c'è stato verso di farmi togliere il negativo , ma la cosa peggiore è che non ho neanche potuto ricambiarlo ! Inutile parlare poi del servizio di assistenza , totalmente inesistente per un portale di quelle dimensioni .
Si verificheranno così casi di acquirenti con il 100% positivo , ma occorrerà leggere attentamente tutti i feedback per vedere se veramente essi siano positivi; e d'altro canto venditori con negativi farlocchi rilasciati solo per divertimento oppure volontariamente per danneggiare il venditore .
Questa politica dei feedback , combinata con l'aumento indiscriminato delle tariffe , e dall'uso sempre più imposto di Paypal , ha fatto sì che moltissimi venditori siano stati costretti a chiudere,
altri sono rimasti ma hanno anche cominciato a migrare verso altre piattaforme , anche se meno conosciute per ora , ma più convenienti. Questo a mio parere ha anche portato ad una diminuzione degli acquirenti , e non a caso il sito Ebay negli ultimo mesi è sceso notevolmente nel ranking mondiale , in Italia ancora peggio ; questo trend lo si può notare soprattutto leggendo il forum di Ebay , nel quale il numero dei post è notevolmente crollato , e la maggioranza di essi sono di utenti insoddisfatti. Una volta il forum serviva a scambiare opinioni costruttive ed era uno strumento di aiuto verso coloro che incontravano problemi , ora come ora lo ritengo totalmente inutile .
Detto questo , opinione mia personale è che se si hanno serie intenzioni di avviare un'attività online , bisogna concentrarsi su altre realtà (esistono altre alternative , ma ne parlerò in un altro post più in là), anche se occorre usare Ebay come veicolo promozionale , in quanto ancora oggi è il sito di aste on line più conosciuto , e non come il principale strumento di vendita.
Inoltre secondo me il sistema Ebay continuando così è destinato ad un declino , lento ma inesorabile , salvo cambiamenti improvvisi.
Tutto ciò che ho espresso qui sono ovviamente delle mie considerazioni personali , e sono desideroso di sentire anche la vostra opinione in merito , per cui mi aspetto commenti in proposito.

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venerdì 28 agosto 2009

PENSIONATO SPARA AL COMPUTER

Il tuo computer è diventato lentissimo? non risponde più ai comandi? Qualcuno ha trovato una soluzione originale per risolvere il problema...

(Da Repubblica.it del 29/06/09)

Pensionato spara al pc, arma sequestrata

Il 68enne appassionato di informatica ed esasperato dal computer in tilt ha esploso 5 colpi con la sua calibro 22

PORDENONE - Esasperato, ha sparato. Protagonista: un pensionato di Cavasso Nuovo (Pordenone). Vittima (inanimata): il suo personal computer. Il 68enne appassionato di informatica, di fronte al macchinario evidentemente in grave tilt, ha prima aspettato sperando che la crisi si risolvesse da sola, poi esasperato ha tirato fuori dal cassetto la calibro 22 regolarmente denunciata e ha fatto fuoco. Cinque colpi contro il pc, ovviamente ridotto in frantumi.

ARMA SEQUESTRATA - Sentendo gli spari e le urla di rabbia, i parenti dell'uomo hanno chiamato i carabinieri, che lo hanno accompagnato in caserma. Chiarita la dinamica, i militari hanno sequestrato la pistola prima di rimettere in libertà il pensionato.

COMMENTO: evidentemente l'effetto del primo caldo si è fatto sentire...

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IL PRIMO DOMINIO MAI REGISTRATO , NEL 1985 , CAMBIA PER LA PRIMA VOLTA PROPRIETA'

Symbolics.com, il primo nome a dominio registrato in assoluto nella storia di Internet, ha cambiato proprietà per la prima volta da quando è stato creato nel lontano 15 Marzo 1985. La società di investimenti XF.com ha comprato questo storico dominio dalla compagnia Symbolics, per una cifra al momento non nota.
Symbolics ha venduto il dominio anche se dopo oltre venticinque anni è ancora in piena attività. Si pensi solo che, da allora, sono stati registrati ben 180 milioni di nomi a dominio. Il ventinovenne Aron Meystedt, presidente di XF.com, ha dichiarato la sua completa soddisfazione derivante dall’acquisto dello storico domain name, soprattutto perchè il core business della sua azienda riguarda investimenti in Internet.

In tutto ciò si differenzia particolarmente da Symbolics, che invece si occupava di sviluppo dei computer. XF.com, nel suo parco di proprietà, annovera domini quali iBlog.com, Copies.com, March.com e ImageSharing.com.

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giovedì 27 agosto 2009

L'IMPORTANZA DI DEFRAMMENTARE IL DISCO FISSO

Parliamo oggi dell'importanza che riveste fare la deframmentazione del proprio disco fisso.

La deframmentazione dell'hard disk è un utility, spesso sottovalutata, che permette di ricompattare la struttura dei file presenti nell'hard disk per velocizzarne la gestione da parte del sistema operativo. Infatti dopo ogni copia, spostamento o eliminazione di un file dal nostro hard disk il livello di deframmentazione di quest'ultimo aumenta. Per far capire il concetto bisogna sapere che all'interno dell'hard disk i file non sono salvati in un unico blocco logico; al contrario ognuno di essi è diviso in piccoli blocchi (detti cluster) che, in seguito a modifiche, spostamenti o eliminazioni di file, cambiano la loro posizione “sparpagliandosi“ per l'hard disk.

Immaginate uno schedario (hard-disk) diviso in cassetti (le directory): ogni cassetto contiene delle cartelle (i file) che a loro volta contengono dei fogli (i cluster).
Il sistema operativo si comporta come una persona che preleva cartelle dallo schedario e , al momento di sistemare tutto ammucchia i fogli senza tener conto del loro ordine, li mette in cartelle a caso, e li ripone nello schedario.

La volta successiva che la persona avrà bisogno di una delle cartelle che ha letto la volta prima, sarà costretta a cercare tutti i fogli della cartella all'interno di tutto lo schedario perchè non sono più ordinati. Inutile dire che il tempo per poter tornare a lavorare sulla cartella sarà enormemente più lungo.

Ecco, a grandi linee, come si comporta il sistema operativo. Non potendo andare a modificane il comportamento, l'utilità di deframmentazione farà le veci di un addetto a sistemare l'archivio in modo che il sistema operativo non perda tempo a cercare ogni singolo foglio (cluster) di una cartella (file).

Detto questo, è evidente l'importanza di deframmentare un hard disk e come questo porti ad un aumento di velocità del nostro sistema operativo.

Non è necessario deframmentare ogni giorno l'hard disk: dipende infatti dall'uso più o meno intenso del pc , comunque consiglierei farlo almeno una volta a settimana se lo si usa parecchio.

Questa operazione è molto pesante e lunga per il pc ed infatti durante la sua esecuzione è meglio evitare di utilizzare un qualsiasi programma, anche perchè risulterebbe estremamente lento , inoltre è consigliabile disattivare qualsiasi programma in background in particolar modo l'antivirus.

Ovviamente il tempo impiegato dal pc per terminare la deframmentazione è direttamente proporzionale alla sua potenza di calcolo e inversamente proporzionale alla dimensione dell'hard disk da deframmentare.

Per far partire la deframmentazione seguire questi passi (validi per tutti i sistemi Windows...) :

aprire il menù start – tutti i programmi – accessori – utilità di sistema – Utilità di deframmentazione dischi.

A questo punto selezionare il "volume" che si desidera deframmentare (normalmente C: ) e cliccare su "analizza". Dopo qualche minuto, verrà visualizzata una finestra che vi comunicherà se è necessario deframmentare l'hard disk o no.

Questo messaggio è da prendere come un consiglio da parte del programma, per cui decidete voi se farlo oppure no , a seconda delle condizioni dell'hard disk.
Dopo aver deciso se lasciar lavorare per qualche ora il pc dedicandovi ad altro potete cliccare sul tasto "deframmenta" presente sia nella finestra del messaggio, sia nella finestra principale del programma per far partire la deframmentazione dell'hard disk.

Questa procedura è da ripetere per ogni "volume" visualizzato nella schermata principale del programma.

Un uso costante e programmato della deframmentazione porta ad una ottimizzazione di tutto il sistema ed evita spesso i fastidiosi rallentamenti soprattutto durante la fasi dei spostamenti di file.

sabato 22 agosto 2009

COME FORMATTARE WINDOWS XP O VISTA

Sempre più spesso utenti non abbastanza esperti mi domandano come fare per formattare il proprio pc. Quello che consiglio è di ricorrere alla formattazione solo nel momento in cui notiamo che ci sono seri problemi al nostro computer: file di sistema danneggiati, avvio di Windows impossibile, etc…

E' opportuno quindi tentare tutte le strade possibili prima di procedere alla formattazione , poichè una volta eseguita la formattazione perderete tutti i dati presenti sul vostro sistema ed avrete un computer come appena uscito di fabbrica. Si tratta quindi di una operazione da svolgere con la massima cautela.

Quello che oggi vi mostrerò è come formattare il computer ed installare Windows sulla propria macchina.

Prima di iniziare la formattazione del proprio computer dobbiamo avere dei prerequisiti necessari:

  • Una copia di Windows Vista o Xp o di qualunque sistema operativo da installare.
  • Effettuare un backup dei dati più importanti.
  • Assicurarsi che nel Bios sia avviato sempre all’ inizio del boot come prima fase di lettura il proprio lettore CD/DVD. Questa è un operazione importante perchè se il nostro pc avvia sempre il sistema operativo l’ installazione sara’ impossibile.

Nel caso in cui il Bios non sia settato regolarmente per leggere prima della fase di boot il lettore CD/DVD dobbiamo fare come segue:

  • All’avvio del computer premi F2 o in altri casi Canc.
  • Entra nel menù “advanced BIOS features”.
  • Trova l’opzione “First Boot Device” e sposta al primo posto CD-ROM.
  • Salva le impostazioni ed esci.

A questo punto siamo pronti per effettuare la formattazione vera e propria. Per fare ciò continuiamo:

  • Inserisci il disco di Windows prima dell’avvio del computer ed attendi il caricamento.
  • Scegli l’opzione installa.
  • Adesso scegliamo la funzione “formattazione completa“, che ci permette di cancellare tutti i vecchi file di sistema, ed utilizzare il file system di tpo NTFS.

A questo punto dopo la formattazione partirà in maniera automatica l’installazione di Windows, che potrà richiedere all'incirca dai 20 ai 30 minuti a seconda dell'hardware usato.

Dopo aver installato Windows ci verranno richieste alcune informazioni per completare la “messa a punto” del nuovo O.S, tra cui:

  • Nome utente
  • Product key
  • Nome computer
  • Data/ora
  • Creazione degli utenti
  • Configurazione dell’accesso a internet

Il processo di installazione di Windows XP è comunque abbastanza semplice , bisogna solamente seguire le istruzioni passo passo ed il gioco è fatto.

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sabato 8 agosto 2009

PREGI E DIFETTI DI WINDOWS E LINUX

Salve, quest'oggi vorrei cercare di dare un orientamento a coloro che in procinto di acquistare un nuovo PC sono indecisi se utilizzare Windows oppure cimentarsi alla conoscenza di Linux.
La scelta del Sistema Operativo viene prima della scelta dell'hardware e di qualsiasi applicativo gestionale o no che si vorrà utilizzare , ma oggi , rispetto a qualche anno fa, possiamo affermare che esiste una certa concorrenza nell'ambito dei SO, il che rende la scelta del SO abbastanza interessante, quando invece prima la scelta era per i più obbligata.

Ho avuto modo negli ultimi tempi di utilizzare entrambi i SO , sia Linux che Windows, e quindi ne ho potuto apprezzare sia i pregi che i difetti di entrambi; ovvio che questa analisi è da ritenersi del tutto personale, ma spero che possa tornare utile a chi non risulta soddisfatto del suo SO attuale e voglia confrontarsi con qualcosa di nuovo. Avrei potuto confrontare i 2 SO anche con il terzo presente sul mercato, ovvero con il Mac, ma non avendo esperienze dirette su tale Sistema ho volutamente deciso di non approfondire; in ogni caso credo che sia una scelta quasi obbligata se dovete per ragioni professionali lavorare in grafica o in qualsiasi settore della multimedialità poiche' non ha rivali in questo settore.

La descrizione è volutamente sintetica e schematica, in modo che ognuno possa fare le proprie dovute conclusioni. Per non creare problemi politici andiamo in ordine alfabetico in ordine alfabetico

-Linux

Pregi: Gratuito, libero (nessun problema di licenza), altamente modificabile e quindi personalizzabile, veloce, sicuro; bisogna comunque armarsi di buona volontà specialmente all'inizio e se si è abituati a Windows, comunque i risultati vi ripagheranno ampiamente..

Difetti: Supporto Hardware non sempre perfetto, impossibilità di usare programmi diventati oramai lo standard, poca presenza di software gestionali, anche se ultimamente la scelta si è ampliata.

Punti di forza/debolezza: Nell’applicazione Server non ha ancora rivali, anche grazie alla sua compatibilità con client con diversi sistemi operativi (vedi Samba) e al pieno sfruttamento dell’hardware, oltre che alla sicurezza. Inoltre non comporta spesa alcuna per l’azienda. E’ ancora però prematuro utilizzarlo come client.

Possibile utilizzo: Server

-Windows

Pregi: Tutti gli applicativi standard girano su Windows, compatibile con quasi tutto l’hardware sul mercato, ad oggi la stragrande maggioranza delle applicazioni è concepita per Windows. Quindi: flessibilità

Difetti: Meno sicuro delle altre due piattaforme, prestazioni lievemente inferiori, necessità di programmi di protezione quali antivirus e simili, necessità di tenere il sistema sempre aggiornato.

Punti di forza/debolezza: C’è un vantaggio fondamentale nell’utilizzare Windows, e cioè poter usare gli applicativi migliori ad oggi disponibili in quasi tutti i campi, soprattutto in quello gestionale. Peccato che questa piattaforma sia ad oggi più insicura delle due precedenti.

Possibile utilizzo: Client Generico

Ripeto: non voglio dire che “questo OS è meglio dell'altro”, ma ho cercato un’analisi il più obiettiva possibile. Se vorrete aggiungete anche le vostre opinioni ve ne sarei grato per rendere questo post ancora più utile, per voi e per me.

Ritornando al discorso sulla concorrenza, perchè un’azienda non potrebbe avere dei server basati su Linux che dialogano con dei Client che fanno girare Windows, potendo usufruire così dei vantaggi di tutte e 2 le piattaforme ed annullandone così i potenziali svantaggi?

Sono proprio curioso di sentire la vostra opinione in merito, per cui mi aspetto le vostre considerazioni in merito.

domenica 19 luglio 2009

AMD LANCIA I NUOVI OPTERON A SEI CORE

Introdotta all'inizio di giugno, la famiglia di processori Opteron a sei core - nome in codice Istanbul - è stata appena ampliata da AMD con cinque nuovi modelli: tre pensati per i server a due socket e due per i sistemi a quattro od otto socket.
I modelli dedicati alle configurazioni a doppio processore sono il 2439 SE (frequenza di 2,8 GHz e consumo medio di 105 watt), il 2425 HE (2,1 GHz, 55 watt) e il 2423 HE (2 GHz, 55 watt). I chip dedicati ai server con quattro o otto processori sono il 8439 SE (2,8 GHz, 105 watt) e l'8425 HE (2,1 GHz, 55 watt).

Gli Opteron six-core presentati lo scorso mese avevano tutti un consumo medio di 75 watt e frequenze di clock comprese tra 2,2 e 2,6 GHz.

Si ricorda come la sigla HE indica i modelli di Opteron con un consumo moderato (generalmente di 55 watt), mentre SE identifica quelli con consumo elevato (pari o superiore a 95 watt) e massime performance. Al momento mancano modelli EE di Istanbul, ovvero quelli con consumo tipico intorno ai 30 watt indirizzati soprattutto ai server blade.

Secondo AMD, i nuovi Opteron six-core HE migliorano fino al 18% il rapporto performance-per-watt (rispetto alle equiparabili versioni quad-core) e riducono del 18% i consumi di energia a livello di piattaforma.

"Questi nuovi processori soddisfano la crescente richiesta da parte del mercato di elevata scalabilità, di sistemi efficienti in termini di potenza e particolarmente adatti per il web serving e il cloud computing. I processori si avvantaggiano inoltre delle suite di funzionalità per la virtualizzazione AMD-V e per la gestione dell'alimentazione AMD-P", afferma AMD.

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YOU TUBE ABBANDONA IE6

Salve a tutti ,
sappiamo tutti che Microsoft va da tempo raccomandando agli utenti che ancora utilizzano l'obsoleto Internet Explorer 6 di migrare quanto prima a una versione più recente e sicura di questo browser. Un grosso aiuto nell'eliminare IE6 dalla circolazione potrebbe giungere da YouTube , che si è detta pronta ad abbandonare il supporto al vecchio navigatore di Microsoft.

Agli utenti che ancora usano IE6 viene mostrato il seguente messaggio : "A breve cesseremo di supportare il vostro browser , vi preghiamo di aggiornarlo ad uno di questi più moderni browser: Google Chrome, Internet Explorer 8, Firefox 3.5".

Viene giustamente lamentata l'assenza - tra i browser suggeriti dal portale di videosharing - di Safari e Opera: un'assenza poco giustificabile, secondo alcuni, se si considera che Chrome ha una quota di mercato globale inferiore a quella di Safari e di poco superiore a quella di Opera.

YouTube non ha comunicato il vero motivo della sua decisione di tagliare il supporto a IE6: comunque questo potrebbe dipendere dalla volontà di ottimizzare il suo servizio per i browser più moderni, evitando di spendere tempo e risorse nel mantenere la compatibilità con un dinosauro informatico come IE6. Ma indubbiamente la proprietaria del portale, Google, nutre anche la speranza che una parte di coloro che abbandoneranno IE6 scelgano di passare a Chrome. Questo browser viene del resto già ampiamente pubblicizzato sull'home page di YouTube: una visibilità che probabilmente nessun altro browser ha avuto nella sua "infanzia" (il primo debutto pubblico di Chrome risale a meno di un anno fa).

IE6 viene ancora utilizzato, a livello globale, da quasi il 17% dei cybernauti: una percentuale abbastanza allarmante considerando le scarse garanzie di sicurezza e privacy che un browser così vecchio (classe 2001) offre all'utente. Va tuttavia considerato che questa percentuale può variare anche drasticamente sia in funzione del paese o zona geografica sia in funzione dei siti che si prendono a campione, ad esempio, la diffusione di IE6 in Europa non supera il 10%.

Saluti , Fedequax

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domenica 5 luglio 2009

NEONISI.COM : INNOVATIVO MARKET PLACE ITALIANO

Salve a tutti, come annunciato nel precedente articolo, quest'oggi vi illustrerò un'altra caratteristica peculiare di Neonisi , e cioè quella che vi permette di avere a disposizione un negozio con oltre 2000 articoli in vendita pronti e disponibili.

Come già saprete Neonisi vi offre la possibilità di vendere prodotti di svariate categorie merceologiche senza avere il bisogno di fare delle scorte di magazzino, ovvero senza averle, e ciò è possibile attraverso il sistema Drop-ship.
In pratica quando voi inserirete un prodotto in vendita e questo prodotto verrà comprato, voi trasmetterete l'ordine al fornitore, che in questo caso viene chiamato "dropshipper", il quale spedirà il prodotto direttamente all'utente finale.
In questo modo il venditore, cioè voi, si preoccuperà esclusivamente della pubblicizzazione dei prodotti, senza le relative incombenze legate ai processi di imballaggio, spedizione e garanzia che invece sono a cura del fornitore.
Questo sistema si tramuta in diversi vantaggi, sia per il venditore che per il dropshipper.
Per il venditore sono:
  • Possibilità di crearsi un'attività di vendita senza necessità di investire capitali
  • Non necessita di magazzini o dipendenti
  • Può vendere sia personalmente che attraverso siti internet di commercio elettronico o di aste online.
mentre per il dropshipper sono:
  • Aumento della propria rete vendita
  • Maggiore capillarità di penetrazione dei mercati sia tradizionali che online
Appare evidente che la possibilità di avere a disposizione migliaia di articoli in vendita pur senza possederli è molto allettante per qualsiasi venditore, poichè ciò abbassa notevolmente i costi di investimento. Questo d'altra parte può complicare non poco la vita al venditore, in quanto deve tenere costantemente sotto controllo la disponibilità dei suoi prodotti in vendita, quindi esiste il rischio di esaurimento prodotti: questo accade quando viene venduto un prodotto non più disponibile nel magazzino del fornitore/dropshipper.
Il venditore, come già citato, dovrebbe accertarsi sempre che i prodotti che pone in vendita siano disponibili presso il DropShipper, e di contro quest'ultimo dovrebbe assicurare una comunicazione in tempo reale con i propri venditori in modo da notificare i prodotti esauriti ed evitare tali disguidi. L'avverarsi di questa situazione comporta non pochi problemi al venditore che poi dovrà in qualche modo giustificari nei confronti dell'eventuale acquirente, e chiunque ha una minima esperienza di vendita, anche nel campo diretto e non online, sa quanto possa essere imbarazzante.
Ed ecco la vera novità che Neonisi offre a tutti i suoi venditori: la possibilità di avere il negozio dei prodotti in drop-ship sincronizzato, ovvero non preoccuparsi più se un prodotto esaurisce oppure una volta esaurito ritorna ad essere disponibile; il sistema si occupa di tutto questo.
Se un prodotto esaurisce, toglie l'inserzione, per poi rimetterla quando torna la disponibilità, e vi posso garantire che toglie un'incombenza forse la più gravosa che possa essere per un venditore: controllare la disponibilità dei suoi prodotti in vendita!
Questo sistema di sincronizzazione in pratica viene adottato per la prima volta in Italia ( nel mondo non lo so, forse in America, patria del drop-ship, esiste già, ma non mi espongo ), ed è anche per questo che questa nuova piattaforma è a di poco innovativa.
Comunque non mi dilungo oltre, quale miglior modo di sperimentare queste innovazioni è migliore di quello diretto, cioè con un vostro negozio online?

Con ciò penso di avervi dato tutte le informazioni necessarie per farvi avviare la vostra prima attività online su Neonisi , sia se siete un'azienda, sia se da semplici privati volete vendere un pò di cose vostre...
A presto, Fedequax

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mercoledì 1 luglio 2009

NEONISI.COM : IL NUOVO BUSINESS PLACE ITALIANO

Salve a tutti, oggi vorrei portarvi a conoscenza dell'esistenza di una nuova piattaforma di aste online nonchè di e-commerce nata qualche settimana fa in Italia dall'idea di un team di venditori Ebay.

Potete visitarla all'indirizzo www.neonisi.com , e vi renderete subito conto di trovarvi di fronte un'interfaccia semplice da usare e molto intuitiva, che vi faciliterà la navigazione nel sito stesso.
Come già detto, anche se a prima vista sembra il solito sito di aste online ed in effetti lo è, tuttavia presenta delle caratteristiche e peculiarità che altri siti simili non hanno, compresa "mamma" Ebay.
Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo le funzionalità di questo sito. Innanzitutto diciamo che Neonisi ha preso ufficialmente vita il 14 giugno 2009, per cui è recentissimo nato sul web; la versione attualmente online è una beta, quindi una versione di test che verrà migliorata ed ottimizzata mano a mano che il sito crescerà. Per ora è disponibile nelle versioni italiano ed inglese, ma gli sviluppatori hanno programmato di aggiungere altre lingue tra le più diffuse in modo da promuoverlo a livello mondiale , e ciò la dice lunga sulle ambizioni del progetto.
Entrando e registrandovi, potrete aprire con pochi clic il vostro negozio online, la registrazione è totalmente gratuita; potrete cominciare a vendere fin da subito : la procedura di inserimento dei prodotti è molto semplice e veloce, potete inserire fino a 5 foto descrittive e fatta una volta diventa un automatismo rifarlo poichè come ripeto è semplicissimo.
Una volta aperto il vostro negozio online ne potrete cominciare ad apprezzare le potenzialità: infatti è possibile personalizzare il vostro negozio, anche se per ora (ma sono in fase di studio) non sono presenti personalizzazioni predefinite, potete inserire un template da voi creato per dare un tocco personale al negozio. Inoltre se avete già un sito vostro potete inserirvi banner con i vostri prodotti nelle vostre pagine ottenendo un vero e proprio sito di e-commerce.
Vediamo ora le tariffe di vendita: per oggetti venduti fino al costo di 4,99 € non è compresa nessuna percentuale sul venduto; oltre i 5 € si paga il 3% per ogni scaglione di 10 € , ad esempio se si vende un oggetto che costa 20 € si pagano 0,60 € , la messa in vendita dell'oggetto è totalmente gratuita. Il tutto è riassunto nella seguente tabella:

Prezzo finale di venditaCommissione sul valore finale
Da 0 a 4,99 euroGRATIS
Da 5 a 3000 euro0,30 cent per ogni scaglione di 10 euro
Da 3000,01 in poi0,15 cent per ogni scaglione di 10 euro

Come si è può vedere la convenienza è notevole, e con un costo molto ma molto esiguo avrete tutte le potenzialità di un E-commerce. Ma non è tutto : quello che rende Neonisi praticamente unico al mondo è il suo innovativo sistema di affiliazione; qualsiasi utente che si registrerà portato da voi, con link o banner dal vostro sito o blog, link all'interno di email, il guadagno non sarà solo sull'azione che quell'utente compierà in quell'istante, ma su tutto ciò che quell'utente acquisterà o venderà per il resto della sua vita e presenza su Neonisi.
Infatti vi saranno riconosciute delle commissioni quando la persona che si iscrive a Neonisi grazie a te acquisterà dei prodotti oppure se metterà in vendita dei prodotti e questi verranno acquistati da altri utenti. Tali commissioni corrisponderanno al 10% delle commissioni generate da quell'utente sia se venderà e sia se acquisterà.
In pratica il cliente rimarrà affiliato a voi per sempre e potrà produrre una rendita costante nel tempo; ovvio che ciò dipende da quanta campagna promozionale voi farete.
Parte molto importante del sito secondo me è il forum, dove gli utenti possono partecipare non solo a livello informativo, ma anche a livello costruttivo, proponendo idee nuove o proposte atte a migliorare il sito e le sue funzionalità; non dimentichiamoci che la community è molto importante ed attraverso di essa e la partecipazione degli utenti iscritti sarà possibile risolvere problemi iniziali o introdurre delle novità.
Neonisi nasce da una community di venditori presenti sul mercato da anni e quindi con una valida esperienza alle spalle, ciò dà a mio parere affidabilità e garanzia al progetto
Registrarsi sul sito darà anche la possibilità, se lo vorrete, di accedere alla vendita di prodotti in dropship; per far ciò basterà contattare il team che vi darà più informazioni in merito.
In conclusione spero di avervi un pò illuminato su quel che è il progetto Neonisi; personalmente sono stato tra i primi ad aver aperto un negozio e ne ho già apprezzato le sue funzionalità, se volete vederlo il link è il seguente :
Ovviamente il sito è da pochissimo online per cui ritengo che per ottenere buoni risultati sia necessario qualche mese anche per dare tempo ai motori di ricerca di indicizzare le nuove pagine in modo da acquistare maggiore visibilità, comunque il team di sviluppo ha già dato vita ad una campagna promozionale adeguata.
Quindi se siete alla ricerca di un posto dove avviare la vostra attività online sono sicuro che Neonisi farà sicuramente per voi.
Seguirà a presto un altro articolo su un'altra importante caratteristica di Neonisi .
Con ciò vi saluto e come sempre mi aspetto commenti ed opinioni in merito.
Fedequax

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lunedì 29 giugno 2009

LA CRISI DELLE VENDITE PER I PC

Salve a tutti, analizziamo oggi il mercato delle vendite per quanto riguarda i PC: possiamo vedere, attraverso dati forniti da addetti al settore, un trend abbastanza negativo durante i primi 3 mesi del 2009, durante il quale sono stati venduti circa 66,5 milioni di PC desktop e mobili, con un calo dell'8,1 % rispetto allo stesso periodo del 2008, ed addirittura del 14,4 % se analizziamo gli ultimi 3 mesi del 2008.

Tuttavia questo trend negativo nasconde la performance della vendita di sistemi notebook, a loro volta cresciuti del 10,2 % rispetto allo stesso periodo del 2008. Sulla bilancia va messo il risultato negativissimo delle soluzioni desktop, calate del 22,5 % sempre rispetto allo stesso periodo.

Le stime annuali prevedono tra 12 mesi una crescita del 10% nella vendita di sistemi notebook, con una ulteriore contrazione del 6,7% per quella dei sistemi desktop.

Sembra chiaro che tutte queste dinamiche siano legate al periodo di crisi economica internazionale, e nel momento in cui l'economia globale si avvierà verso una solida ripresa la domanda di PC, da parte sia delle aziende sia degli utenti finali, non potrà che riprendere vigore.

Bisogna fare delle considerazioni in proposito: innanzitutto l'utente neofito è convinto che un notebook possa fare esattamente quello che fà un desktop, ma in realtà non è così : il maggior vantaggio di un notebook rispetto al desktop è la portabilità ed un minor ingombro in termini di spazio, ma a parità di prezzo un sistema desktop è più prestazionale, per cui chi effettivamente si sposta molto ha la necessità di usare un notebook, al contrario di coloro che vogliono avere una postazione fissa nella loro casa. Inolte un notebook è difficilmente aggiornabile se non in particolari componenti, mentre un sistema desktop assemblato, essendo modulare, presenta una maggiore facilità di aggiornamento.

Tornando al calo di vendite dei desktop, bisogna inoltre far notare che nella maggior parte dei sistemi preesistenti gira bene la quasi totalità dei software in circolazione , per cui tranne casi particolari difficilmente si cambia il proprio desktop prima della fine del suo ciclo di vita.

Insomma secondo me il mercato dei deskop e dei notebook sono mercati a sè stanti, con caratteristiche e peculiarità diverse, poichè chi cerca uno non cerca l'altro.

Saluti , Fedequax

domenica 28 giugno 2009

L'APPROSSIMARSI DI WINDOWS 7

Salve a tutti,
come ormai saprete si sta avvicinando l'uscita del nuovo sistema operativo di Microsoft, chiamato Windows 7. Vedremo in questo post ulteriori dettagli per quanto riguarda i prezzi , versioni di aggiornamento e le confezioni di questo nuovo OS che d'ora in poi chiameremo per semplicità Seven.
Il 26 giugno è iniziato il programma di aggiornamento di Seven, chiamato Windows Upgrade Option, il quale avrà termine il 31 dicembre 2010. In questo arco temporale chiunque acquisterà una versione di Vista Home Premium, Business, o Ultimate, oppure un computer con una di queste versioni installate, ha diritto a ricevere una equivalente versione di Seven pagando solamente le spese di spedizione o gestione.
Le informazioni riguardo all'aggiornamento a Seven veranno pubblicate sui siti
tuttavia Microsoft a annunciato che in Europa le versioni di aggornamento non saranno disponibili, per cui gli utenti potranno disporre solo delle versioni complete , che richiedono l'installazione da zero, questo perchè nelle versioni europee Seven sarà privo di Windows Explorer e pertanto non può essere utilizzato per aggiornare una copia di XP o Vista comprensiva di Explorer. Ciò comporterebbe un altro effetto negativo della versione europea di Seven, l'impossibilità dell'utente di collegarsi ad internet per scaricare IE o qualsiasi altro browser.
In effetti il programma di aggiornamento sarà presente anche in Europa, nella quale gli utenti riceveranno una copia completa di Seven e non una copia di aggiornamento, e per questo dal 22 ottobre 2009 al 31 dicembre 2009 le versioni full di Windows 7 e quelle di aggiornamento avranno lo stesso prezzo. Il vantaggo degli utenti europei sarà di avere una copia di maggior valore ma tuttavia dovranno reinstallare il sistema da zero.
Sono stati già indicati i prezzi per quel che riguarda il mercato USA Canada e Giappone , dove le versioni upgrade di Home Premium e Professional saranno di 49,99 e 99,99 $ rispettivamente fino all'11 luglio , dopo tale data saranno 119,99 e 199,99 $.
Invece la versione Ultimate Upgrade non avrà nessuna promozione e dall'inizio costerà 219,99 $.
Per le versioni complete i prezzi saranno i seguenti :
--199,99 $ Windows 7 Home Premium
--299,99 $ Windows 7 Professional
--319,99 $ Windows 7 Ultimate
I prezzi europei non sono stati annunciati, ma l'offerta promozionale dovrebbe avere un costo di 49 € per Home Premium e 99 € per Professional.
Non si conosce per ora il costo della versione Ultimate.
Restiamo per ora in attesa di ulteriori novità da parte di Microsoft.
Ringrazio la fonte PuntoInformatico.it dalla quale ho avuto spunto per la notizia.

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venerdì 26 giugno 2009

RECORD MONDIALE PER AMD

Salve a tutti ,
quest'oggi vi porterò a conoscenza di un evento svoltosi a gennaio di quest'anno riguardante un overclock realizzato in condizioni estreme su un processore quad core AMD dell'ultima famiglia Phenom, e più precisamente su un Phenom II X4.

Infatti, a Las Vegas il 10 gennaio 2009, i processori AMD Phenom™ II X4:

  • hanno infranto il record mondiale detenuto da FutureMark 3DMark® 05
  • sono diventati i primi processori quad-core x86 nella storia a superare la barriera dei 5,5 GHz in una dimostrazione pubblica
  • sono diventati i primi a funzionare a temperature vicine allo zero assoluto
La tecnologia della piattaforma AMD dal nome in codice "Dragon" è una sintesi di potenza di calcolo stupefacente e di The Ultimate Visual Experience™: la fusione del nuovo processore AMD Phenom™ II, della scheda grafica ATI Radeon™ HD 4870, del chipset a AMD 790GX e del software AMD.

Tutto questo è documentato nel video riprodotto qui sotto che tra l'altro ho caricato su Youtube; dopodichè esporrò le mie considerazioni personali:


Opinione personale è che dopo un periodo di appannamento, AMD stia ritornando agli splendori di una volta, anche se recuparare la strada perduta nei confronti di INTEL è arduo ma non impossibile. Credo che con questa nuova famiglia di CPU sia perfettamente in grado di rivaleggiare con i core i7 di INTEL, anche se a livello prestazionale sia ancora qualcosina sotto, ma però compensa il tutto con prezzo più vantaggioso e con una capacità di overclock che la rivale in fondo non ha mai avuto, il tutto per la felicità degli innumerevoli smanettoni (come me del resto...).
Ovviamente queste sono le mie considerazioni personali che potete o meno condividere, mi aspetto da voi commenti in entrambi le direzioni.

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martedì 23 giugno 2009

NUOVA CLASSIFICAZIONE CPU INTEL

Salve a tutti ,
oggi parliamo di INTEL e del suo progetto di riclassazione dei suoi processori.
Fino ad ora quando parlavamo di core INTEL usavamo termini come solo, dual, quad CORE, il progetto di INTEL è quello di semplificare la terminologia adottando un modello semplice per il consumer finale.
Difatti è previsto di suddividere il brand in sole 3 classi di produzione: core i3 per l'entry level, core i5 per il mainstrem, e core i7 per la fascia alta.

Verrà inoltre introdotta una classificazione a stellette da 1 a 5 , tanto più alta sarà la valutazione in stelline tanto maggiori saranno le carattaristiche prestazionali della CPU. Tanto per intenderci si parte dalla base di 1 stella per processori Celeron fino alle 5 per gli attuali i7.


Questa valutazione sarà presente anche nella confezione esterna che accompagna il processore.
Ovviamente può avvenire che per la stessa linea produttiva sia prodotte CPU tipo il Lynnfield classificate come i5 e come i7 , dipende dalle prestazioni che ha.
Rimangono comunque i nomi di Celeron e Pentium che verranno integrati nella famiglia i3; sparirà il termine Centrino, rimarrà invece il brand Atom per il mercato dei net-book. Ovviamente tutti questi cambiamenti avranno vita nel corso del prossimo anno.
DigiTimes ha svelato i nomi di alcune delle CPU che, tra la seconda metà del 2009 e il primo trimestre del 2010, Intel si prepara a mandare in pensione: tra queste vi sono il Core 2 Extreme QX9775, il Core i7 940 e diversi modelli di Core 2 Quad, Pentium e Celeron.

Vi ringrazio per l'attenzione e tengo a ringraziare il sito PuntoInformatico.it dal quale ho avuto spunto per questa notizia.
Fedequax

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lunedì 22 giugno 2009

IL DOMINIO INTERNET : FAMOSO E SCONOSCIUTO

Salve a tutti ,
oggi tratteremo un argomento abbastanza tecnico : il dominio internet, cosa è realmente, e la sua importanza nella nostra amata rete. Sicuramente tutti voi avrete sentito parlare o letto qualcosa sui domini internet, alcuni di voi avranno anche registrato dei domini, ma quanti di voi, a parte gli addetti ai lavori, sanno realmente cosa è,un dominio.
Molto semplicemente si tratta di una struttura convenzionale avente funzione di riconoscere una determinata macchina all'interno della rete globale di Internet; per dirla molto alla buona sarebbe quello che rappresenta un numero di telefono per le reti telefoniche, ma in effetti è molto di più ed in alcuni casi è trattato come un vero e proprio marchio commerciale.
Scendiamo un pò nel dettaglio: nella rete i pc comunicano fra di loro attraverso un protocollo internet ( ingl. Internet Protocol, detto semplicemente IP ), il quale assegna alle macchine un numero composto da quattro terzine di numeri separate fra di loro da punti; questo numero viene definito come Indirizzo IP. Facciamo un esempio: il numero 89.124.220.87 (ovviamente è un numero casuale che serve solo di esempio...) è un tipico Indirizzo IP. Ovviamente le 4 terzine non sono messe li a caso, ma ognuna di esse ha un significato ben preciso: la prima identifica la regione mondiale dove si trova il computer, la seconda identifica il Provider di cui si serve, la terza identifica il gruppo di computer del quale fa parte, e l'ultima la singola macchina del gruppo.
Ovviamente ci rendiamo conto che identificare una macchina singola presente nella rete attraverso una serie di numeri risulta abbastanza complicato anche tenendo presente i milioni di macchine esistenti e la difficoltà di memorizzare queste sequenze di numeri.
Per ovviare a questa difficoltà oggettiva ecco allora intervenire l'acuta inventiva dello scibile umano, che a volte riesce a dare il meglio di sè, e si domanda: perchè non convertire quella banale sequenza di numeri che non dice nulla, in parole e denominazione molto più facilmente comprensibili?
Ed ecco allora che si inventa il DNS (Domain Name System)!
E sì, proprio lui, quel famigerato DNS che tanto ci fà impazzire quando il nostro router non si collega ad Internet (ma avrò settato i DNS giusti? eppure sono quelli che ho preso su quel forum lì...,ma com'è che non vanno bene? ).
Ma torniamo seri, come facciamo a convertire una serie di numeri in nomi o parole, se la matematica non è un opinione, a prima vista non sembra possibile. Invece è possibilissimo, anche perchè non lo facciamo noi (fiuuuu....meno male...) ma lo fa quel famoso software che si chiama Browser (porta diversi nomi, ma per la par condicio, non ne cito neanche uno...tanto sapete già quali sono...he he he), che converte quel nome che noi inseriamo nella corrispondente serie di numeri. Facciamo ancora un esempio: se digitiamo nomesito.ex , nomesito rappresenta il dominio vero e proprio, mentre il suffisso ex è identificativo (geografico oppure no). Digitando il nome sul Browser, esso cerca l'indirizzo IP in tutti i name-server ed in caso di esito positivo ci dà accesso ai contenuti del sito.
Analizziamo ora la struttura del nostro nome a dominio:
http://www.nomesito.ex
Le lettere http significano Hyper Text Transfer Protocol , che altro non è che il linguaggio usato dal server (dove è ospitato il sito) con il client (la nostra macchina che chiede di accedere).
Le lettere www stanno per World Wide Web , cioè la nostra piattaforma ipertestuale comune per tutti i nomi a dominio.
La terza parola è il fulcro del nome a dominio ed è quella più importante, che ci identifica davanti al mondo intero; tecnicamente porta il nome di SLD ( Second Level Domain , o Dominio di Secondo Livello ).
La terza parola con la quale terminano tutti i domini è il TLD ( Top Level Domain , o Dominio di Primo Livello); esso viene classificato in due categorie : ccTLD per i domini geografici ( Country Code TLD ) e gTLD per i domini generici ( Generic TLD ). Nel primo gruppo trovano parte ad esempio i domini .it .fr .de e via dicendo identificativi della nazione di appartenenza, mentre nel secondo i vari e conosciuti .com .net .org .info ecc.
Ne consegue che il nome a dominio è unico al mondo : anche se la parte centrale è identica il suffisso è sempre diverso.
Esistono poi i cosiddetti domini di terzo livello, ad esempio www.info.nomesito.ex dove la parola info rappresenta appunto il nome di dominio di terzo livello, ovverosia una sottodirectory della cartella principale del sito. Vengono usati quando si vogliono creare delle parti differenziate del sito principale.
E' ovvio che tutto ciò va regolamentato, ed l'amministrazione dei TLD viene gestita dall'ICANN, l'Ente Primario Americano per la Gestione dei Domini.
I gTLD vengono a loro volta gestiti dai cosiddetti Registrars , società che si occupano di registrare i nomi a dominio e che sono direttamente controllate dall'ICANN.
Per quando riguarda i ccTLD ogni stato gestisce i suoi , in Italia la gestione di domini è affidata a due società: la Naming Authority ( NA ) e la Registration Authority ( RA ) , che pur svolgendo compiti simili sono distinte e separate.
Per quel che riguarda l'assegnazione del dominio vale la regola dell'ordine cronologico delle richieste ( cioè chi prima arriva se lo piglia...), viene assegnato a chi ne fa prima richiesta.
Con ciò concludo post, sperando come sempre che sia utile a qualcuno, e comunque non esitate a domandare ed a fare commenti.
Fedequax

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